Segnalazione Workshop “Designer Hackathon Urban Dataviz - Dati bene comune”, Rovigo 13 novembre

Urban Digital Center – InnovationLab Rovigo e AIAP, con la collaborazione di Università Iuav di Venezia, proseguono le attività iniziate con il contest , promuovendo un hackathon con l’obiettivo di comprendere e favorire l’accesso alle informazioni relative alla dimensione della vita urbana nei comuni di Rovigo, Adria e Villadose, attraverso l’interpretazione di open data pubblicati dai tre comuni.

8 ore per cimentarsi, attraverso il lavoro di gruppo, con open-data e design per elaborare forme di comunicazione sui dati del territorio, guidati da Alice Corona, consulente e formatrice di data storytelling, e Matteo Moretti, information designer e docente.
Non si tratta solamente di popolarizzare la comprensione dei dati e delle loro visualizzazioni, ma di supportare lo sviluppo di un approccio critico che aiuti a comprendere limiti e vantaggi della rappresentazione della realtà attraverso i numeri.

Un percorso che esplora strategie, metodi e pratiche per abilitare un pubblico più ampio e non specializzato alla comprensione della natura complessa del presente, non solo attraverso la visualizzazione e la narrazione dei dati, ma anche supportando la produzione di nuove pratiche di riuso creativo degli open data.

A CHI SI RIVOLGE

La partecipazione è aperta a studenti e giovani professionisti nelle discipline legate al design della comunicazione visiva, alla progettazione grafica, social design, interaction design, multimedia design, web design, informatica, giornalismo, data analysis, che abbiano compiuto 18 anni e siano residenti nella Comunità Europea o il cui studio abbia sede nella Comunità Europea. La partecipazione all’hackathon è prevista per gruppi, che si formeranno in seno all’evento stesso. Sarà possibile, in fase di candidatura, esprimere una preferenza per partecipare con un gruppo preesistente. Si rimanda alla lettura del regolamento per tutte le informazioni complete.

DATI BENE COMUNE

Oltre a costituire una lente attraverso la quale guardare alla realtà, i dati sono un vero e proprio bene comune, se pubblicati in formato aperto. Un potenziale altissimo, quello degli open data, che rischia di trasformarsi in un’occasione persa, se le conoscenze e gli strumenti per elaborarli rimangono appannaggio di un pubblico ristretto e limitato. Rendere i dati aperti, disponibili a chiunque, per qualsiasi scopo, in particolare quelli raccolti dalle istituzioni e dalle organizzazioni pubbliche, non è solo sinonimo di trasparenza, ma anche un’opportunità per la produzione di nuove forme di conoscenza e informazione. Un potenziale altissimo, quello degli open data, che rischia di trasformarsi in un’occasione persa, se le conoscenze e gli strumenti per elaborare i dati rimangono appannaggio di un pubblico ristretto e limitato, come quello degli esperti e degli addetti ai lavori.

 

 

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