Presentazione del libro "Le ville del concorso della IV Triennale di Monza (1930). Disegno e modello nella comunicazione del progetto"
Dettagli dell'evento
Quando
dalle 15:30 alle 18:30
Dove
Persona di riferimento
Recapito telefonico per contatti
Interventi di:
Emma Mandelli Università di Firenze
Paolo Giandebiaggi, Università degli Studi di Parma
Marco Mulazzani, Università di Ferrara
"La dovizia dei disegni originali, pazientemente esaminati, dei 36 partecipanti al concorso è di fatto la raccolta delle rappresentazioni geometriche oggettive del contenuto di ogni progetto e nello stesso tempo, con l’uso di tecniche personalizzate, palesano le immagini suggestive ed esclusive di ogni autore. Sono descrizioni contenute in rigorose proiezioni geometriche, ortogonali e assonometriche, e schizzi in una profusione di applicazioni grafiche miste e colorate. Un contenuto collocato tra scienza e arte, come gli obiettivi stessi della Triennale auspicavano. L’autrice della ricerca, facendo riferimento alla teoria e pratica nel disegno di architettura intese come consapevolezza analitica del costruito, illustra gli aspetti strutturanti dei progetti presentati al Concorso per ritrovarne matrici e forme architettoniche fino ad individuarne i modelli di riferimento. Infatti solo con il disegno dell’architettura non utilizzato quale semplicistico mezzo strumentale della comunicazione, ma come chiave fondamentale per entrare nel contenuto dell’idea progettuale è possibile penetrare nel passaggio del “rendere reale” quella idea. Per mezzo dell’esame del linguaggio grafico è possibile ritrovare l’estrinsecazione della struttura logica stessa dei contenuti di forma-struttura di quella particolare architettura. L’approfondimento rivolto all’esame della teoria delle “forme” delle architetture e alla loro espressione grafica porta alla conoscenza della concezione geometrica stessa, strutturale e morfologica di ciascun progetto, e il confronto che nasce fra i diversi risultati compiuti evidenzia che ciascuno di essi è affidato a linguaggi efficaci di rappresentazione in un panorama variegato e nello stesso tempo fatto di accostamenti, contaminazioni e distanze." (Dalla prefazione di Emma Mandelli).