Progetti culturali in fund raising

Oggigiorno è diventato imperativo per ogni organizzazione - sia essa istituzionale, produttiva, sociale - attrarre e coltivare tutto ciò che è pensiero, visione, creatività, innovazione sviluppando - allo stesso tempo - relazioni di ascolto e confronto rispetto ai propri pubblici di riferimento. Ricerca, innovazione, cultura rappresentano, oramai, risorse irrinunciabili - valore aggiunto immateriale - anche per prodotti, beni, servizi. All'interno di questo quadro evolutivo della società contemporanea anche all'Università viene chiesto, sempre più insistentemente, di essere presente ed attiva nei territori in cui è insediata, confrontandosi con gli attori della società civile e dell'economia reale nell'obiettivo di mettere a fattore comune le proprie competenze.
Le Istituzioni accademiche che sapranno aprirsi alla società puntando su aggiornati modelli di ricerca e di formazione, su progetti scientifici e culturali innovativi coinvolgendo sempre più strutturalmente partner esterni, potranno pervenire ad una ridefinizione attualizzata del ruolo dell'Università, investendo in un futuro diverso dal presente, profondamente segnato da condizioni di crisi, di sostanziale stallo, di scarsa innovatività progettuale.
Un processo sinergico e collaborativo fra Università pubblica e mondo economico privato appare oggi, inoltre, non più riinviabile a causa della drastica riduzione di finanziamenti dello Stato per la ricerca e, ancor più, per la cultura. Sostenere le attività culturali tramite campagne di fundraising è diventata l'unica strategia praticabile per le Istituzioni universitarie; campagne di raccolta di fondi che, inevitabilmente, presuppongono il concetto della "buona causa" e le leve coinvolgitive delle relazioni e della comunicazione capace, quest'ultima, di valorizzare e fare conoscere ad ampi pubblici di riferimento le iniziative per le quali è richiesto un sostegno economico.
La Scuola ferrarese di Architettura, sin dalle sue origini, ha evitato di chiudersi in se stessa promuovendo progetti culturali - con sviluppo di relazioni sul piano nazionale e internazionale e reperimento in fundraising delle risorse necessarie  - indirizzati ad alimentare un dibattito all'interno della comunità universitaria, "aprendola" - allo stesso tempo - alle esperienze internazionali.
La celebrazione del Decennale di fondazione della Scuola ferrarese di Architettura - svoltasi agli inizi del nuovo millennio ed inscritto sotto il tema disciplinare di "Progetto e Costruzione" - ha rappresentato il primo progetto culturale istituzionale di ampio respiro durato un intero anno con eventi di architettura, arte, design attraverso l'organizzazione di  workshop, talks, mostre, lectio magistralis alla presenza di personalità di fama e reputazione internazionale.
A confronto in tale manifestazione si susseguono, in affollatissime lectio magistralis svolte in Aula Magna, le figure di Baumschlager & Eberle, Hans Kollhoff, Greg Lynn, Michael Hopkins, Shigeru Ban, Kengo Kuma, Thomas Hergoz, Future Systems, Eduardo Souto de Moura, Sauerbruch & Hutton, Aires Mateus & Associados, Mecanoo, Dominique Perrault, Peter Zumthor al quale viene conferita - a  conclusione delle celebrazioni, nel dicembre 2003 - la laurea Honoris Causa da parte della Scuola ferrarese di Architettura.

 

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Lectio magistralis “La magia della realtà” di Peter Zumthor, Laurea Honoris Causa Xfaf (2003).

 

Dalla celebrazione del Decennale - in particolare dalla rete delle relazioni internazionali che ne scaturiscono - nasce il Premio internazionale di Architettura Sostenibile in collaborazione con l'industria Fassa Bortolo e la tradizione a mantenere in vita, negli anni successivi, eventi di ampio richiamo e risonanza attraverso l'organizzazione di convegni, workshop, conferimenti di lauree Honoris Causa (a Thomas Herzog, a Ippolito Pizzetti, all'industriale Paolo Fassa).
Con il sopraggiungere del 2011 la Scuola ferrarese di Architettura "compie vent'anni" con quatro lustri alle spalle che hanno visto velocemente il succedersi della fase fondativa della Scuola (grazie al lavoro del Comitato istitutivo composto da Paolo Ceccarelli, Carlo Melograni, Mario Zaffagnini); l'avvio di progetti di didatttica universitaria innovativa; l'affermazione della Scuola a livello nazionale (ben undici volte al primo posto, negli ultimi dodici anni, nelle graduatorie CENSIS-La Repubblica); la citata celebrazione del Decennale di fondazione; la creazione di una solida rete internazionale di relazioni; lo svolgimento periodico del Premio Internazionale di Architettura Sostenibile e, più recentemente, del Premio Internazionale Domus di Restauro e Conservazione; l'ampiamento del Campus universitario della Scuola con il restauro e la valorizzazione del monumentale Palazzo Tassoni Estense (2009) destinato ad attività istituzionali e ad eventi  culturali; l'ampiamento dell'offerta didattica con l'istituzione del nuolo Corso di laurea in Design del prodotto industriale.
Con spirito di continuità rispetto al Decennale si è svolto, lungo il 2011-2012, il Ventennale di fondazione della Scuola attraverso il format del festival a tema sotto il titolo "To design today". Anche in questa occasione si è superato il quadro critico della governace universitaria (caratterizzato dalla scarsità, se non addirittura dall'assenza di risorse pubbliche) facendo leva unicamente sull'attrattività del progetto culturale proposto, sul valore delle idee dei protagonisti internazionali del design discourse invitati all'interno dei vari eventi, sulla visibilità e sullo sviluppo di relazioni fra quanti - Istituzioni, Associazioni, Fondazioni, Aziende di produzione - hanno ritenuto di sostenerlo economicamente in funzione di una visione di responsabilità sociale verso il mondo della formazione, della ricerca, della cultura.
Una intensa ed impegnativa attività di fundraising istituzionale ha consentito la raccolta delle risorse finanziarie necessarie per la realizzazione del vasto ed impegnativo festival "To design today".
Presenti a Ferrara, all'interno degli eventi del Ventennale: Massimiliano Fuksas e  Doriana Mandrelli, Hermann Kaufmann, Francisco Mangado, Max Dudler, Kjetil Thorsen di Snøhetta Architect, Massimo Iosa Ghini, Guillermo Vázquez Consuegra, Luisa Bocchietto, Giuseppe Finessi, Stefano Casciani, Andrea Branzi, Matteo Thun, Christoph Ingenhoven, Diébédo Francis Kéré, Massimo Morozzi, Francesco Binfarè, Giuseppe Rivadossi.
Ancora una volta l'idea centrale del progetto istituzionale è stata quella di promuovere un ampio dibattito per interrogarsi sul quadro delle tendenze disciplinari contemporanee internazionali, confermando - da parte della Scuola ferrrarese di Architettura - l'impegno a chiudersi in un ambito culturale ristretto e voler guardare al mondo intero. Le molteplici occasioni di confronto sono state rese possibili dall'organizzazione di una serie di eventi, di respiro internazionale, distribuiti in  un arco temporale molto ampio: da maggio 2011 a dicembre 2012. All'interno di tali manifestazioni si sono avvicinate e fatte dialogare le componenti creative dell'architettura, del design, della comunicazione con quelle accademiche, isituzionali, produttive.
L'asse portante delle celebrazioni del Ventennale è stato strutturato attraverso una serie di conferenze tematiche intese come rivisitazione attualizzata delle "Lectio magistralis"; lezioni dotte ed eccezionali rispetto alla didattica universitaria ordinaria, riguardabili come momenti isituzionali rilevanti, occasioni di incontro e confronto per la comunità accademica e per il mondo esterno coinvolto nelle iniziative del Ventennale con ruoli di Sostenitori, Partner tecnici, Patrocinatori.
Parallelamente allo svolgimento del programma culturale del Ventennale è stato sviluppato un Piano comunicativo istituzionale di tipo crossmediale; quest'ultimo strumentale sia agli obiettivi dell'attività del fundraising che al successo dell'iniziativa in termini di condivisione mediata dei contenuti e di sollecitazione alla partecipazione stessa alle iniziative.
Una tradizione - quella dei grandi eventi culturali aperti al confronto internazionale, capaci di rendere emozionale e memorabile l'esperienza per il coinvolgimento diretto dei fruitori - che s'intende mantenere costantemente in vita per il futuro da parte della Scuola ferrarese di Architettura.

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